Chi siamo

Chi siamo:

Associazione Judo Kyoiku Trento

La nostra Associazione viene costituita nel 2004 e fa parte dell’A.I.S.E. (Associazione Italiana Sport Educazione) che, come recita un punto dello Statuto, “…promuove ed organizza le attività motorie in senso educativo quale momento di crescita psico-fisica ed etico-sociale dell’individuo, al fine di una migliore integrazione e della formazione morale; essa opera per il benessere degli individui e della Società attraverso l’educazione, la cultura, la tutela della salute, la protezione civile, la sensibilità ecologica e la solidarietà e la sperimentazione sociale”.

Essa è costituita da due gruppi: uno formato da circa quindici persone, principalmente adulti e alcuni giovani; l’altro a cui partecipano undici ragazzi disabili dell’Anffas, e volontari provenienti dal gruppo indicato precedentemente. Ormai da anni il primo gruppo è attivo almeno tre volte la settimana, mentre il secondo corso due.

Oltre che per praticare judo sono previsti degli incontri durante i quali si vedono e discutono film-video riguardanti sia il mondo del Judo e delle arti da combattimento, si affrontano temi di una nuova educazione, si gioca a GO (Gioco Cinese) o si organizzano escursioni in montagna.

Fin dalla nascita Judo Kyoiku Trento, assieme a Judo Avisio, ha organizzato tutti gli anni uno stage estivo per disabili al quale hanno partecipato anche ragazzi di associazioni diverse provenienti da Verona, Como, Riva del Garda, Genova ed anche la Sicilia. In queste settimane oltre alla pratica del judo sono state sviluppate altre attività manuali per esempio la costruzione di aquiloni, di aeromodelli, di candele e la carta pesta per la realizzazione di maschere. Non mancano le gite in montagna il teatro e la corvèe (fatta dai giovani).

Tutti gli anni, normalmente durante le vacanze invernali, l’associazione è presente a Predazzo per il tradizionale allenamento invernale in orari mattutini (dalle 6,30 alle 7,30), con finestre e porte aperte, al freddo spesso intenso.

L’Associazione Judo Kyoiku Trento aderisce, durante tutto l’anno, a molti momenti di aggiornamento tecnici e culturali per insegnanti e non, collabora anche nei tornei studenteschi organizzati dall’A.I.S.E. i quali hanno dei regolamenti appositamente studiati che mirano alla crescita morale e non al risultato agonistico.

Abbiamo partecipato attivamente a varie edizioni, organizzate dall’Associazione Italiana Sport Educazione (A.I.S.E.) nell’ambito del progetto “Judo down e altri”, e abbiamo preso parte ad un progetto all’interno della Scuola Superiore di Predazzo insegnando Judo ai ragazzi delle prime. In collaborazione con Judo Avisio, gli anni scorsi, abbiamo partecipato alla dimostrazione di Judo nell’ambito della settimana estiva per famiglie di bambini e bambine non vedenti e sordo ciechi a Villa S. Ignazio (TN).

Il 25/26 aprile 2015 abbiamo organizzato “Il Primo Raduno Nazionale di Judo Adattato della città di Trento” presso il Centro Sportivo Trilacum di Vigolo Baselga. L’evento, dedicato a ragazzi e ragazze con disabilità, ha avuto un ottimo riscontro ed ha visto la partecipazione di quasi 130 partecipanti arrivati da tutto il centro/nord Italia.

La proposta educativa che ci sostiene e la visione del judo per come lo intendiamo

La via del judo propone di auto-realizzarsi per essere utili: “Dare per crescere e crescere per dare di più”. L’essenza dell’educazione è il Dare e l’obiettivo è di aiutare qualcuno ad essere quello che è nel miglior modo possibile.
Il judo si basa sul principio morale del “miglior impiego dell’energia” correlato a “tutti insieme per crescere e progredire” perché insieme l’energia aumenta. Siamo qui per crescere e progredire intelligentemente (ovvero usando la nostra energia nel modo migliore). La morale ci ispira a vivere tutti insieme al massimo delle capacità che ci sono state donate; l’obiettivo è di contribuire insieme agli altri alla crescita del mondo favorendo nei giovani il maturare del senso sociale.

La proposta del judo è di aumentare il numero di coloro che pensano questo e si sforzano di metterlo in pratica nella quotidianità.
Lo Sport potenzia la salute e essere sani è importante per essere utili.
 Esso promuove:

  • L’Educazione nel senso di insegnare ad affrontare la realtà valorizzando l’essere umano al fine di essere utile alla società.
 
  • La Cultura intesa come “saper fare” ovvero prendere dall’esperienza umana quanto vi si trova di positivo per crescere e progredire individualmente e collettivamente;
 
  • La Competizione come gioco che riflette il sentimento di sfidarci oggi in amicizia per collaborare domani nel comune.

È bandita dall’idea di sport qualsiasi attività che possa danneggiare il corpo, la mente o il cuore (centro di coscienza) dell’essere umano o che non miri a formare una personalità sviluppata e utile alla collettività. Il combattere del judo è contro le negatività, cioè contro quegli argomenti che si oppongono alla vita e al fiorire di un mondo di pace e prosperità.

Il judo praticato sulla materassina è una disciplina che serve da esempio perché prende l’esperienza dell’uomo contro l’uomo e sublima nell’idea del dare dimostrando come sia possibile crescere la coscienza fino alla nobiltà dell’amore.

Concludiamo con il pensiero espresso dal Judoista e pediatra Marcello Bernardi che crediamo possa spiegare adeguatamente la nostra proposta educativa.

“Se qualcuno mi chiedesse perché ritengo utile la pratica del judo, risponderei così: perché è l’arte dell’ impiego controllato delle proprie risorse. E se qualcuno mi chiedesse se il judo può essere utile anche alle persone disabili, risponderei che lo è doppiamente: perché persona disabile dispone di minori risorse e quindi deve impiegarle meglio, e perché egli presenta generalmente una particolare disposizione a sfruttare ciò che ha. E parlo di qualsiasi tipo di persona con handicap, anche di quelli più sfortunati, menomati nelle loro capacità mentali. Anche questi, forse soprattutto questi, mostrano per lo più uno straordinario impegno nell’imparare, nel fare, nell’evolvere, nel conquistare, nell’utilizzare tutto quello che la sorte ha loro lasciato. Basta dar loro gli strumenti adeguati. E il judo è appunto uno di tali strumenti. Oserei dire che è uno dei più efficaci.”( Marcello Bernardi, pediatra, scrittore di libri e soprattutto cintura nera di Judo-educazione).